venerdì 29 settembre 2017

Il menù di Leonardo della scorsa settimana

Ed ecco qui come ogni settimana l’appuntamento con il menù di Leonardo.
Domenica siamo stati a pranzo da mia mamma che ha preparato le lasagne. Mi aveva già avvisata in settimana quindi, considerando che la sua cucina è una cucina leggera e che lei, come me, non ama i piatti super conditi, avevo già programmato di darle anche a Leo.
Ovviamente, ne ha mangiate un bel piattone; quando vede il ragù di solito per fare più in fretta abbandona la forchetta e inizia a mangiare con le mani!!
A proposito di ragù, dopo il menù vi copio la foto che avevo pubblicato la scorsa settimana su Instagram con la ricetta di come lo preparo io.
Dalla prossima settimana visto che mi sto appuntando tutto, ci saranno anche spuntini e merende!!

Lunedì
Fusilli di grano saraceno con ricotta di capra e zucchine
Minestra di bulgur, lenticchie e zucca

Martedì
Minestra di bulgur, lenticchie e zucca
Minestra di farro e piselli

mercoledì 27 settembre 2017

Wedding - La scelta dei fiori

Per quanto riguarda l’organizzazione del nostro matrimonio, l’argomento fiori è stato l’ultimo che ho affrontato.
Non li amo in generale, così come le piante.
O meglio, mi piace osservare le composizioni, i giardini e i terrazzi ricchi di colori ma.. nelle case degli altri!!
Se parliamo di andare dal fioraio e comprare una pianta o un mazzo di fiori per casa mia o, ancora, di fare un regalo a qualcuno, ecco, credo (anzi, ne sono sicura) che potrei incontrare delle difficoltà.
Di una cosa ero comunque certa, per il giorno del nostro matrimonio non volevo fiori colorati, solo bianchi.
C’è un fiore che tutto sommato mi piace molto, la margherita.
Forse è insolito sceglierla per un matrimonio ma alla fine uno deve pur scegliere una cosa che gli piace, giusto?!
Ho deciso di accostarla all’ortensia e grazie all’utilizzo di rafia, juta e di altri elementi (che richiamavano quello che era il filo conduttore del nostro giorno speciale) siamo riusciti a creare un effetto che è piaciuto sia noi che ai nostri ospiti.
Per la chiesa ci siamo affidati ad una fiorista che oltre alle composizioni ha ideato il mio bouquet, i braccialetti per le mie testimoni, le bottoniere per mio marito e per i suoi testimoni e i cerchietti per le damigelle.

venerdì 22 settembre 2017

Il menù di Leonardo della scorsa settimana

Questa settimana sono stata un po’ indecisa sul pubblicare o meno il menù settimanale di Leo perché in fondo i piatti e gli ingredienti sono sempre più o meno gli stessi, Leo mangia comunque cose piuttosto semplici.
Forse potrei arricchire il menù aggiungendo le sue merende oppure la descrizione passo per passo di alcune ricette; mi sono resa conto che su Instagram o su Facebook pubblico spesso le foto dei piatti (sia quelli di Leo che i nostri) ma che qui non lo faccio mai.
Forse sarebbe il caso di iniziare (??)
Anzi, se avete qualche richiesta e/o suggerimento non esitate a contattarmi (potete lasciarmi un commento, scrivermi attraverso i social oppure via mail, trovate i riferimenti nella colonna a destra).

 
Comunque, parlando del menù settimanale, dalla scorsa settimana ho deciso di introdurre due piccoli cambiamenti:

mercoledì 20 settembre 2017

Non sono una Supermamma!

Sì, ho un impiego a tempo pieno e quando non sono al lavoro riesco a dividermi al meglio (al meglio per me) tra casa, marito e figlio.
E sì, trovo anche il tempo di farmi la pulizia del viso, la ceretta e la piega ai capelli.
E sì, quando esco di casa riesco a sistemarmi le sopracciglia, a mettermi il correttore e un velo di blush.
Ma non sono una super mamma, non voglio esserlo e non mi sento né superiore né inferiore a nessuno.
E no, non si tratta di competizione.
E sì, mio figlio si sporca come tutti i bambini, salta sul letto e sul divano e quando gioca sparge giochi ovunque.
E sì, non ci crederete ma litigo anche con mio marito.
E no, non sono infallibile, ho anche io le mie debolezze e i miei momenti dove vedo tutto nero, urlo, piango, mi lamento e dico che avrei bisogno di una giornata di 48 ore.
 
Ma poi tutto passa.

giovedì 14 settembre 2017

Il menù di Leonardo della scorsa settimana

Lunedì
Penne di kamut con ricotta e zucchine
Gnocchi alla zucca con olio e parmigiano

Martedì
Fusilli di piselli con zucchine
Penne di kamut con sugo di pomodoro e piselli

mercoledì 13 settembre 2017

Susan Elisabeth Phillips, Chicago Stars

Conoscete Susan Elisabeth Phillips e la sua serie Chicago Stars?
Io lei l'adoro, con il suo stile fresco, scorrevole e per niente noioso mi ha conquistata già dalle prime pagine del primo romanzo della serie.
Chicago Stars è composta da 8 libri, ciascuno con la propria storia e il proprio finale ma tutti legati in qualche modo tra loro grazie sia alla presenza al loro interno di uno o più personaggi che troviamo anche nei libri precedenti o in quelli successivi, sia grazie un legame che i diversi personaggi hanno con la squadra di football americano dalla quale la serie prende il nome. I romanzi sono divertenti e in ognuno di essi il romanticismo incontra la sensualità. Non per forza bisogna leggerli in ordine di pubblicazione, io per esempio li ho letti in ordine sparso (mi mancano ancora il primo, il sesto e l'ultimo). Ho iniziato la lettura di questa serie in gravidanza, mi sono fermata dopo la nascita di Leo (non solo con questa serie ma con la lettura in generale) per poi riprendere quest'estate; in entrambi i casi avevo bisogno di letture leggere, poco impegnative e Chicago Stars è proprio quello che faceva/fa al caso mio.
Non sono per niente brava con le recensioni di libri quindi vi riporto semplicemente le trame, con la speranza che possano in qualche modo incuriosirvi.


Il gioco della seduzione - It had to be you 
Quando gli opposti, non solo si attraggono, ma divengono inseparabili… Cosa ci fa una donna che stravede per le scarpe, le borse di alta moda e le acconciature all'ultimo grido, al vertice di una delle aziende più prestigiose della città?
Chicago non è pronta per l’affascinante e capricciosa Phoebe Somerville, tuttavia quando il padre le consegna le redini della squadra di rugby della famiglia, tutti, lei compresa, dovranno farsene una ragione. Lei è un vero tornado, ma è possibile che una semplice donna riesca a creare un tale scompiglio in città?
Nessuno pensa che Phoebe riuscirà a risollevare le sorti della squadra, né tantomeno a far capitolare Dan Calebow, il fascinoso allenatore. Ma si sa che spesso la prima impressione è quella meno affidabile...
Lavorando fianco a fianco, i due comprenderanno che il gioco della seduzione è l'unico per cui vale la pena rischiare tutto, anche a costo di imbattersi in guai molto più seri di quanto abbiano previsto. E che forse è giunto il momento di far cadere quel velo di imperturbabile perfezione dietro il quale entrambi si nascondono.



Heaven, Texas un posto nel tuo cuore - Heaven, Texas 
Gracie Snow ha tre problemi da risolvere: un ex campione di football da proteggere (il buono), un ragazzo diventato ricco e perfido (il cattivo), il suo cuore che comincia a perdere colpi... Riuscirà a sistemare tutto e a capire dov’è l’amore? Una storia divertente, sexy e con un pizzico di malizia. Una lettura imperdibile per chi ha voglia di sorridere e lasciarsi andare. Gracie Snow decide di lasciarsi alle spalle un’intera vita e accetta un’offerta di lavoro a Hollywood come assistente di produzione. Subito però le viene affidato un incarico difficile: deve convincere Bobby Tom Denton, un affascinante ex giocatore di football, a presentarsi sul set per iniziare le riprese del suo primo film. Così Gracie entra in contatto con un mondo fatto di party selvaggi, donne mozzafiato, jet privati e alberghi lussuosi. Dopo qualche fraintendimento e un buffo spogliarello improvvisato, riesce a convincere Bobby a farsi accompagnare nella sua città natale, Telarosa, dove avranno luogo le riprese del film; ma lì tutti cercano in qualche modo di ottenere qualcosa da lui. Tra loro c’è Wayland Sawyer, ex cattivo ragazzo diventato uno degli uomini più ricchi della città, che minaccia di chiudere gli stabilimenti di un’importante azienda e trasformare Telarosa in una città fantasma... Un pericolo da scongiurare e un’occasione per Gracie di capire dove si trova il vero amore.

venerdì 8 settembre 2017

Il menù di Leonardo della scorsa settimana

Lunedì
Penne di kamut con pesto di noci, basilico, olio e parmigiano
Fusilli di grano duro con sugo all’ortolana e parmigiano


Martedì
Sedanini di lenticchie rosse con sugo all’ortolana
Fusilli di grano duro con piselli, prosciutto crudo e zafferano


giovedì 7 settembre 2017

Lettone sì o lettone no?

Quando aspettavo Leo c'era una cosa che ripetevo spesso, sia a me stessa che agli altri "Mio figlio non dormirà mai nel lettone". Poi succede che diventi mamma. E tutto cambia. E i buoni propositi fanno un bel volo dalla finestra, con tanto di tonfo finale. Tra tutti i consigli, richiesti e non, che mi sono stati dati prima e dopo il parto uno in particolare mi ha colpito e più o meno recitava così "Luana, fai quello che ti fa stare meglio, non pensare a cosa è giusto e a cosa è sbagliato.. a volte si chiama sopravvivenza".
Fino ai dodici mesi circa, Leo ha sempre dormito nel suo lettino, in camera con noi. Quando si svegliava la notte, per mangiare, bere o per qualsiasi altro motivo, lo facevo riaddormentare e poi lo rimettevo a nanna. E così per una, due, tre, quattro volte a notte. Fino a quando non ce l'ho fatta più, sia fisicamente che psicologicamente. Quando era piccino e si svegliava la notte per mangiare, lo allattavo, gli facevo fare il ruttino, lo riaddormentavo e lo rimettevo nella sua culla. Dai dodici mesi fino a qualche tempo fa invece, dopo averlo fatto dormire, lo sistemavo nel suo lettino dove restava fino alle 2.00 del mattino, quando puntualmente si svegliava per venire a dormire con noi.
E adesso?

Svezzamento tradizionale oppure autosvezzamento?

  Come tre anni fa con Leonardo non ho avuto grossi dubbi sulla strada da intraprendere con Ginevra: svezzamento tradizionale "c...